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Giovedì 22 settembre presso la fumetteria Comicstore di Potenza, dalle 19.00 in poi, il fumettista Rosario Raho presenta Nick Raider (personaggio del quale è disegnatore e copertinista).

Dopo Martin Mystère, Nathan Never e Diabolik, un altro importante traguardo raggiunto dal bravissimo e sempre più apprezzato disegnatore potentino.

In omaggio per i primi acquirenti dell’albo e fino a esaurimento scorte la stampa numerata e autografata da Rosario Raho su carta tintoretto ad alta grammatura del disegno di copertina del sesto numero della serie!

-         L’albo

Il misterioso nemico di Nick attacca direttamente il distretto e il giudice Goodwill contemporaneamente finisce nel mirino come prossima vittima. Con l'aiuto di Marvin, la nuova squadra parte al contrattacco decisa a chiudere i conti.

-         Rosario Raho

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È nato e vive a Potenza. Disegna da quando era bambino, ha appreso la tecnica fumettistica da autodidatta aiutandosi con manuali e studiando i propri autori di riferimento: Quesada, Lee, Cho, Serpieri, Hughes, Bermejo. Ha intrapreso la carriera professionale di disegnatore dopo essersi laureato in Geologia e aver sentito di desiderare “altro”. Dopo aver lavorato, tra l’altro, alla serie The Secret, ideata e sceneggiata dal diaboliko Giuseppe Di Bernardo, nel 2013 entra in casa Bonelli e disegna Nathan Never, Agenzia Alfa e Martin Mystère, mentre per Nick Raider, oltre a disegnare l'albo più importante della serie, illustra tutte le copertine e cura lo studio dei personaggi. Ha lavorato anche su un'altra delle serie più iconiche del fumetto italiano, Diabolik.

-         Chi è Nick Raider?

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Creato nel 1988 da Claudio Nizzi, Nick Raider è protagonista di avventure poliziesche dalle atmosfere crude e realistiche. Nick e il suo partner Marvin Brown trovano spesso collaborazione nell'intera squadra del Distretto Centrale di Manhattan. Le storie si svolgono infatti prevalentemente a New York, dove Nick Raider e i suoi colleghi sono impegnati in una costante lotta contro le più mutevoli forme di criminalità. Mafiosi, ladri, serial killer, terroristi, ma anche sette segrete, trafficanti di droga e semplici assassini per passione.


Nick Raider non è un «giustiziere» né un poliziotto violento che sottopone a maltrattamenti gli indiziati per carpire loro una confessione. Si muove nell'ambito della legge e nel rispetto della persona, di qualsiasi persona, qualunque sia lo stato sociale cui appartiene.

Italoamericano di terza generazione, dopo una gioventù ribelle ha scelto di entrare nella polizia per un incoercibile bisogno di schierarsi dalla parte della legge e per riscattare la memoria del padre, lui pure poliziotto ma uscito sconfitto dalla vita. La sua concezione del mestiere di agente investigativo è totalmente idealistica. Sereno e ottimista di fondo, ha conflitti di coscienza o cedimenti come ogni altro essere umano, dai quali riesce a tirarsi fuori facendo appello alla sua forza di carattere e a un superiore senso della propria missione. Intransigente e incorruttibile, ha spesso duri contrasti con i suoi superiori, e questo spiega perché, nonostante i molti successi ottenuti nelle sue indagini, rimanga un semplice agente investigativo.

Fisicamente prestante, veste in maniera sportiva, così da muoversi in maniera agile e scattante. Guida una Pontiac Firebird (targata NYC 777) con la quale si lancia in spericolati inseguimenti, e come arma usa la Colt 38 Special che porta infilata nella cintura. Trova piena realizzazione di se stesso nello straordinario senso di amicizia che lo lega ai suoi compagni di squadra, per i quali sarebbe disposto a dare la vita.


In Nick Raider, il realismo delle storie non viene mai tradito. La serie è estremamente rigorosa sul piano dei soggetti e delle sceneggiature. La psicologia dei personaggi (buoni e cattivi) risponde a precisi criteri realistici. In ogni albo, lo scioglimento del caso avviene sempre in maniera logica e convincente.