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di Antonella Sabia

 

 

Noi un giro nelle scale mobili più lunghe d’Europa ce lo siamo fatto, e per poco non ce la facevamo “sotto”! Scherzi a parte, non abbiamo avuto la necessità di utilizzare i servizi pubblici, ma come testimoniamo le foto, e come più volte negli anni segnalato dai cittadini, lungo il percorso abbiamo incontrato quasi solo porte serrate e cartelli “Guasto”. Ad onor del vero, gli unici servizi aperti li abbiamo incontrati al “capolinea” di Santa Lucia, seppur uno solo "per genere" e anche abbastanza fatiscenti.

Si tratta di un problema che va avanti ormai da diverso tempo, ma non è l’unico disagio che si incontra percorrendo le varie tratte: tante le rampe ferme in discesa, e in alcuni tratti anche in salita, che diventano un vero e proprio problema per chi, un po’ in là con l’età, sceglie di muoversi con gli impianti meccanizzati. Che poi è quello che a gran voce hanno più volte chiesto gli amministratori, usare bus e scale mobili per muoversi in città e attenuare il traffico automobilistico. Tutto giusto e condivisibile, ma dovrebbero funzionare!

Abbiamo chiesto ai lavoratori della ditta che si occupa del TPL, informazioni relative ai servizi, ma come prevedibile, non ci hanno potuto aiutare, sottolineando che le chiusure non riguarderebbero il Covid, ma problemi di infiltrazioni, scarichi ecc. Abbiamo saputo inoltre che sono stati effettuati diversi sopralluoghi da parte di tecnici, ma la portata dei lavori non è di poca entità, e quindi tutto si è risolto con un nulla di fatto. Si parla da mesi di lavori di manutenzione lungo i 2 km di percorso, ma nel frattempo ci limitiamo a constatare ancora un servizio che “fa acqua da tutte le parti”, e a questo proposito, quando prendete le scale mobili, portate con voi anche un ombrello, i secchi non bastano per ripararvi!