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Peggiora la sicurezza delle piste ciclabili materane. Quasi ovunque nella città dei Sassi le ciclovie sono ormai un ricordo “sbiadito”.

E il termine non è casuale visto che la segnaletica orizzontale che delimita le piste ciclabili è ormai sparita da tempo, consumata dagli agenti atmosferici. Negli ultimi 2 o 3 anni non è mai stata fatta una adeguata manutenzione sulla rete di piste ciclabili con il risultato che adesso non sono più identificabili e dunque rappresentano un problema per la sicurezza dei ciclisti. A dire il vero Matera non ha mai avuto una rete di piste degna di nota. Nel rapporto 2015 sull’ecosistema urbano realizzato da Legambiente e Ambiente Italia, preparato su dati riferiti al 2014, nella classifica dell’“indice di ciclabilità”, cioè dei metri ogni cento abitanti riservati alle biciclette, Matera risultava all’ultimo posto. E da allora la situazione è solo peggiorata. Nel quartiere Lanera, su una delle due arterie che collegano la zona sud al centro, le piste ciclabili presenti su entrambe le corsie sono del tutto inesistenti perché la segnaletica è sbiadita completamente. Già la loro sulle modalità di realizzazione, un po’ di segnaletica orizzontale, aveva fatto discutere quando furono istituite. Dunque un percorso ciclabile poco sicuro visto che la linea orizzontale di demarcazione non costituisce certo una barriera fisica e permette facilmente alle auto di invadere la corsia riservata ai ciclisti. La scarsa sicurezza è dunque alla base delle polemiche sulle piste ciclabili annunciate, anni fa, con grande enfasi dal Comune in nome della mobilità sostenibile e che invece si sono rivelate interventi tecnicamente miseri (un nastro di asfalto nuovo e una striscia di demarcazione) e poco protettivi per chi va in bici perché caratterizzati da continue intersezioni. Le piste “fantasma” sono inserite in un contesto molto pericoloso, piste che iniziano e terminano nel nulla, percorsi che non hanno un senso compiuto e che terminano in modo davvero inspiegabile. Quanti genitori avrebbero il coraggio di far percorre quella strada in bicicletta ai propri fi gli, con garanzie di sicurezza inesistenti? Quella delle piste ciclabili da sempre è stata una questione gestita in modo davvero molto approssimativo senza tenere conto della utilità e della sicurezza di tali piste. Stesso discorso di piste ciclabili diventate “fantasmi” riguarda il quartiere Serra Venerdì che presenta ormai solo i cartelli verticali ad indicare un percorso inesistente. In ambito urbano, la realizzazione di piste ciclabili sicure ed efficaci richiede una attenta progettazione. In particolare, devono essere attentamente valutati vari aspetti. Le intersezioni: la pista ciclabile si trova al margine della strada, quindi è la prima fascia che si incontra provenendo da un accesso carrabile o da una strada laterale. Gli automobilisti possono essere tentati di invadere la pista ciclabile ed allinearsi con il margine della strada, con il rischio di travolgere i ciclisti in arrivo. La linea di stop deve essere chiaramente arretrata, e dove necessario possono essere piazzati degli specchi per migliorare la visibilità. L’ingresso e l’uscita dalla pista ciclabile deve essere facile, e se possibile non imporre un rallentamento. Queste norme nelle piste materano non sono mai state rispettate ed oggi sono un vero disastro per gli amanti delle due ruote che invece si aspettano percorsi totalmente segregati, cioè percorsi che corrono paralleli a strade aperte al traffico veicolare, ma separati da cordoli, marciapiedi o guard-rail, in modo da rendere fisicamente impossibile la commistione con il traffico veicolare. Ma nella Capitale della Cultura avere piste ciclabili degne di questo nome rimane un sogno.