pasticceriaMILANESE

Ogni giorno tra uffici regionali di Via Verrastro, scuole e banche, passano tantissime persone dalla “Pasticceria Milanese”, che sia per una colazione, per un aperitivo o per un pranzo, grazie all’ampia proposta del locale. Abbiamo chiacchierato con Pasquale Buonansegna, che con il fratello Antonio, aiuta i genitori a gestire l’attività familiare, con il sostegno di altri validissimi collaboratori.

Da quanto tempo esiste l’attività?

Nasce grazie alla passione di mio padre, nel 1983, quando però stava a Via Mazzini. Abbiamo mantenuto la location per 25 anni, dopodiché siamo entrati anche noi figli in attività e abbiamo aggiunto anche il bar, poiché prima era solo Pasticceria.


Nelle precedenti interviste si è toccato spesso il tema crisi: quanto viene avvertito dalla vostra attività?
È una catena. Purtroppo meno denaro circola, meno si spende. Il bar nella vita quotidiana è da considerarsi un di più, invece di prendere tre caffè, ci si riduce ad uno.


Parlando della città, come si vive in questa zona?
Questa zona è stata in grande crescita, però non è cresciuta benissimo perché non sono state create aree pedonali, non c’è modo di fare passeggiate con la famiglia. C’è qualcosa che poteva essere gestita meglio.


Con i parcheggi a pagamento nei due piazzali cosa è accaduto?
Un altro danno, ma non perché penso sia sbagliato pagare. Purtroppo, nella “cultura” di noi cittadini non è previsto il pagamento. Ormai dappertutto di paga il parcheggio, se però devo valutare ciò che accade in questa zona, da quando ci sono i parcheggi a pagamento, davanti al nostro locale è impossibile parcheggiare, perdiamo molti clienti perché in pochi sono disposti a pagare 50centesimi.


Dopo i parcheggi, sono partite le rotonde. Qual è la sua sensazione?
Una città in panico, è l’argomento del giorno. Secondo me è un lavoro fatto bene , però bisognava farlo prima, per evitare che tutto coincidesse con l’apertura delle scuola, è stato come una bomba atomica. I clienti non sono felicissimi, a dire la verità .


Anche il tema tasse è sempre chiacchierato, quanto meno voi non dovete pagare l’affitto…
…e meno male! Nell’attività noi siamo quasi 13 persone che lavoriamo, i costi del personale sono davvero alti, perché non è solo lo stipendio, ma soprattutto i contributi e le tasse che bisogna versare. È tutta una catena anche qui.


La vostra clientela è ampia e variegata, in merito ai trasporti, ha mai sentito lamentele?
Alla grande! Il servizio urbano crea spesso disagi, è impossibile che ci sia un bus ogni ora, crea disagi anche l’extra urbano perché girano tantissimi altri autobus in diverse zone della città. Secondo la mia umile opinione, sarebbe utile non fare entrare gli extraurbani in città, e allo stesso tempo far funzionare meglio gli urbani, facendo pagare il biglietto a tutti, garan-tendo più corse e più servizi. Sembra tutto così difficile, eppure quando ci spostiamo in altre città nel Nord, ci rendiamo conto che può funzionare .


Alla luce di tutto questo, cosa manca a questa città? Cosa gli amministratori dovrebbero e potrebbero fare?
Oltre a migliorare il servizio urbano, bisognerebbe garantire più servizi per le famiglie così da evitare di farli uscire fuori dalla città anche solo per una passeggiata. A partire da noi commercianti che tante volte chiediamo, e poi non siamo pronti a fare molto. Io stesso con la mia famiglia vado spesso al Centro Commerciale a Salerno o sul lungomare: purtroppo andare in Centro a Potenza è un disastro per i parcheggi, qui al Gallitello diventa impossibile con t re figli passeggiare per i negozi, non stai tranquillo. È stata creata l’associazione “We Love Potenza” per il Gallitello e il Centro, per cercare di creare aree pedonali e nuovi servizi; siamo stati coinvolti noi commercianti , però anche noi, parliamo parliamo…


A volte quindi la “colpa” è anche dei commercianti?
Purtroppo a volte ci sono le gelosie, ma anche questo fa parte della nostra cultura, dovremmo aprire i nostri orizzonti. I giovani vanno via per lavoro, per studio, e a volte tutto diventa solo una scusa per scappare da qui dove stanno sempre più s t retti. Bisogna trovare una soluzione.