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Uno spettacolo indecoroso quello che ha accolto i turisti nei Sassi di Matera durante lo scorso ponte pasquale.

Il giorno di Pasquetta i tanti turisti giunti in città hanno trovato i Sassi invasi dalle auto. Vetture parcheggiate sui marciapiedi ed in ogni angolo del Caveoso e del Barisano. Nessun amministratore, né tantomeno l’assessore al Ramo, Ernesto Bocchetta ha pensato di interdire alle auto i rioni Sassi, almeno per il giorno di Pasquetta, con lo scopo di offrire un miglior colpo d’occhio ai turisti, agevolando altresì la loro permanenza. Contrariamente a quello che era accaduto negli ultimi anni quando i due rioni venivano chiusi alle auto, il giorno di Pasquetta sono state le auto parcheggiate ovunque le protagoniste degli scatti fotografi ci dei turisti. La chiusura al traffico di Murgia Timone, il cosiddetto Belvedere, è stata prevista solo per il giorno di Pasquetta (oltre che per il 25 aprile e primo maggio). Trattandosi di ponti festivi come prevedibile la mole di veicoli è simile, se non maggiore, nei giorni precedenti e successivi, così il giorno di Pasqua c’è stata l’invasione di veicoli e autobus turistici in pieno parco della Murgia. Ancora una volta l’improvvisazione e la mancanza di organizzazione sono state il motivo conduttore di questo primo assaggio della stagione turistica materana. E’ dunque possibile tracciare un primo resoconto dell’affluenza turistica nei Sassi di Matera. La città è stata letteralmente invasa dai turisti nel weekend pasquale, ma il bilancio non è del tutto positivo, almeno a sentire gli operatori del settore. Chi lavora nei Sassi ogni giorno a contatto con i visitatori ammette che c’è una scarsa organizzazione dei servizi e dei percorsi, oltre all’improvvisazione che regna nel sistema dell’accoglienza e, sopratutto all’assenza di un cartellone di eventi culturali e di intrattenimento che anche a Pasqua è stato latitante; nonostante le polemiche di Carnevale quando tutti si erano lamentati per l’assenza di eventi. “Per quanto riguarda i problemi –sostiene un operatore economico dei Sassi- di cui spesso i turisti ci riferiscono, sono sempre gli stessi: i pochi servizi igienici, le guide abusive che letteralmente ‘abbordano’ i clienti, la carenza di infrastrutture come l’illuminazione in varie zone dei Sassi e l’assenza di segnaletica. Mancano le attività commerciali nei Sassi e i servizi. Poi ci sono i prezzi esosi dei bed & breakfast che in molti casi superano anche gli 80 euro per una doppia. Infine, ma non ultimo, il problema dell’assenza di qualsiasi evento nel weekend pasquale, nonostante ci pregiamo di essere Capitale Europea della Cultura”. Dunque l’assenza di eventi programmati ed il problema delle tariffe elevate degli alberghi rimane ancora la spina nel fianco dell’accoglienza turistica in città. Ma non è l’unico aspetto da migliorare. Spesso i visitatori girano in città disorientati: la mancanza di servizi e di informazioni e segnaletica sui percorsi turistici sembra essere un’altra grande priorità su cui lavorare. Manca, infatti, la segnaletica utile a guidare e informare il turista su quanto offre la città. Da questo punto di vista nulla, o quasi, è stato fatto negli ultimi tempi anzi la parola d’ordine sembra essere improvvisazione nonostante siamo in una città Unesco e per di più candidata a Capitale Europea della Cultura 2019. Basta dire che agli ingressi della città mancano ancora dei cartelli per informare che il turista sta per entrare nella città Capitale Europea della Cultura per il 2019. Una mancanza inconcepibile quando dovrebbe essere questo l’ABC della comunicazione.